E’ una vera never ending story, cioè una storia senza fine quella della Rsa di via De Falco ex via Collecini a Caserta, una struttura residenziale per anziani che da almeno un ventennio, vive le alterne sorti della politica locale e dei vari appalti di servizio a discapito spesso del personale Socio Sanitario.
Dal 2010 al 2018, i dipendenti a seconda delle vicissitudini amministrative dell’azienda hanno patito tagli e licenziamenti, seppure sostenuti di volta in volta dagli interventi battaglieri dei sindacati.
E purtroppo la storia si ripete: una brutta giornata ieri per i 50 operatori attualmente impiegati nella Rsa che hanno appreso dell’interdizione antimafia a cui è stata sottoposta la cooperativa che gestisce la RSA di Caserta, mentre l’Asl ha fatto sapere che intende internalizzare la gestione della Rsa.
Purtroppo questa decisione ha un solo significato, 50 dipendenti potrebbero perdere il lavoro dopo 15 anni di servizio, e soprattutto lasciare senza cura le persone diversamente abili che da anni sono da loro servite e accudite, 50 famiglie senza sostentamento, e ricordiamo che gli operatori già da mesi non prendono gli stipendi compresa la tredicesima dello scorso dicembre 2022.
La CISL confederazione provinciale e la Cisl Fp di Caserta lanciano un appello al Direttore Generale dell’Asl Caserta, Amedeo Blasotti e a tutte le istituzioni ai Consiglieri Regionali, al Sindaco di Caserta Carlo Marino.
“Chiediamo loro un intervento risolutivo e forte per evitare una vera tragedia – commenta Nicola Cristiani, Segretario confederale con delega alla sanità – si tratta di altri 50 operatori che perderanno il lavoro a causa di interdizioni antimafia alle due ultime cooperative.
Parliamo di lavoratori che da 15 anni assicurano il lavoro e le proprie prestazioni specialistiche, assistendo ragazzi e persone diversamente abili, persone speciali che hanno bisogno di essere curati da operatori esperti con anni di esperienza. Questi lavoratori non possono perdere il lavoro”.
I lavoratori, ieri 7 febbraio hanno occupato per tutta la giornata la struttura di assistenza sanitaria e domani mattina 9 febbraio, a partire dalle ore 9.00 saranno in sit in davanti al palazzo dell’Asl a viale Unità Italiana, di fronte al Monumento ai Caduti.