La notizia diffusa da Italia Oggi, multe pazze agli over 50 per inesistenti violazioni degli obblighi vaccinali.
Comunicazioni del ministero della salute informano i presunti soggetti inadempienti dell’avvio del procedimento per la sanzione amministrativa di 100 euro, stanno in questi giorni raggiungendo anche chi è perfettamente in regola con le somministrazioni dei vaccini.
Si va da coloro che hanno ritardato la terza dose (oltre la data limite del 1° febbraio) perché hanno contratto il Covid prima del booster, ai medici e gli infermieri italiani che sono stati immunizzati nelle strutture sanitarie svizzere presso cui lavorano e che tuttavia non risultano nei data base vaccinali del ministero della salute perché la comunicazione del loro vaccino non è stata trasmessa oltre confine.
Multati anche coloro che hanno potuto completare il ciclo vaccinale primario con una sola somministrazione a cui hanno aggiunto la dose booster tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, per il sistema hanno saltato una dose e ciò li fa rientrare in una delle tre ipotesi previste dal dl 1/2022 per l’irrogazione della sanzione.
Non hanno commesso nessuna irregolarità, perché, essendo guariti dal Covid prima del vaccino, hanno correttamente completato il ciclo vaccinale con una sola dose, ma un evidente baco nei sistemi informativi del ministero li individua come soggetti da multare.
Come previsto dal decreto legge avranno dieci giorni di tempo dalla ricezione delle raccomandate per comunicare all’Azienda sanitaria locale competente per territorio l’eventuale certificazione relativa al differimento o all’esenzione dall’obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità.
Entro il medesimo termine, i destinatari degli avvisi dovranno dare notizia dell’avvenuta presentazione di tale comunicazione all’Agenzia delle entrate-Riscossione. Così recita il decreto legge che a quanto pare non contempla l’errore ministeriale.
E così molti cittadini, perfettamente in regola con gli obblighi vaccinali, dovranno nei prossimi giorni armarsi di pazienza e contattare le Asl di riferimento per dimostrare di non aver violato la legge. Alcune Asl hanno messo a punto un numero di telefono dedicato per le segnalazioni. Ma le linee sono subito andate in tilt.
Chi ha ricevuto le comunicazioni dovrà contemporaneamente informare l’Agenzia delle entrate Riscossione attraverso l’apposito servizio disponibile nell’area riservata del portale agenziaentrateriscossione.gov.it
Il servizio consente di visualizzare e scaricare in formato pdf la Comunicazione di avvio del procedimento sanzionatorio e informare Agenzia delle entrate-Riscossione di aver inviato, all’ASL competente per territorio, la certificazione giustificativa della mancata vaccinazione.
Fonte Italia Oggi.