Sedici comuni insieme per lo sviluppo turistico dell’Alto Casertano, nasce l’app Laocoonte City Tour

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Alto Casertano – Alvignano, Carinola, Calvi Risorta, Castello del Matese, Conca della Campania, Francolise, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, Pietramelara, Prata Sannita, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Rocca d’Evandro, Roccamonfina, Sessa Aurunca e Teano: questi i 16 Comuni consorziati in Progetto Laocoonte, una nuova Pubblica Amministrazione costituita per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali, architettonici e paesaggistici dell’Alto Casertano finalizzati allo sviluppo turistico del territorio. Il pubblico Consorzio Laocoonte supporta oggi operativamente, con metodologie innovative e nuove strumentazioni, le amministrazioni comunali nelle attività di sistemica riqualificazione dei tessuti storici mediante programmi e progetti complessi, avvalendosi di giovani professionisti qualificati nei settori del restauro, della storia dell’arte, dell’archeologia e dell’ingegneria.

A seguito di campagne di monitoraggio dei centri storici attraverso rilievi tridimensionali effettuati con riprese fotografiche aree con droni e strumentazioni digitali di ultima generazione, i cui risultati sono confluiti in un Sistema Informativo Territoriale (SIT), sabato 26 maggio 2018 alle ore 10,30 presso l’ex Casina in Piazza Umberto I a Teano il consorzio di Comuni Laocoonte presenta l’App Laocoonte City Tour.

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Si tratta di un’applicazione per dispositivi mobili che rappresenta un interessante strumento, attualmente unico esempio sul territorio, per conoscere e promuovere a fini turistici il patrimonio culturale e paesaggistico dell’Alto Casertano. Laocoonte City Tour accompagna il turista durante il suo viaggio di scoperta dei centri storici con itinerari storico-artistici e informazioni aggiornate in tempo reale su teatri, castelli, strade storiche, parchi, musei territoriali, edifici e complessi religiosi, aree archeologiche e palazzi storici. I contenuti dell’App, in continua fase di implementazione, concorrono a una conoscenza tout court del territorio, che non può prescindere anche dalle strutture ricettive locali e dal patrimonio immateriale dell’Alto Casertano, fatto di importanti manifestazioni culturali.