I tatuaggi sono compatibili con la divisa. Ecco cosa bisogna sapere

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Test psico-fisici e psico-attitudinali sono la parte più temuta nei concorsi per le Forze Armate, ma non quanto la paura di essere scartati a causa di un tatuaggio. In effetti non è permesso avere tatuaggi, per meglio dire non è permesso avere tatuaggi incompatibili con la divisa, ovvero ritraenti immagini o parole sconvenienti. Esistono eccezioni alla regola, anche se molto lievi. Conoscendole si potrebbero evitare spese inutili di rimozione con tecniche laser, oppure evitare proprio di non presentarsi ai concorsi. Servire la Patria è una vocazione e il primo passo per iniziare è conoscere i propri diritti.  

Per dovere di cronaca non possiamo ignorare le numerosissime sentenze delle Corti che respingono – giustamente – i ricorsi di quei concorrenti scartati dal reclutamento. Sempre più spesso si ricorre ad adire i giudici per i tatuaggi in via di rimozione che la commissione medica esaminatrice ritiene incompatibile con l’uniforme. Ma recentemente la sentenza della prima sezione Tar Lazio numero 10164 del 2020 ha dichiarato illegittima l’esclusione di un candidato nel caso in cui, dalla documentazione fotografica allegata al ricorso, si possa evincere che il tatuaggio non appare visibile indossando l’uniforme.

Perciò, il consiglio più sensato sarebbe quello di rimuovere prima i tatuaggi dalle parti visibili con indosso l’uniforme e lasciare quelli che diversamente non si vedrebbero. Ma come sapere quali sono le parti del corpo dove i tatuaggi possono restare?

L’accertamento dei requisiti.Le procedure della Commissione esaminatrice

La Commissione per gli accertamenti psico-fisici verificherà per ciascun concorrente il possesso dei requisiti previsti dal bando di concorso. L’idoneità psicofisica è accertata con le modalità previste dal D.P.R. n.90/2010, dal Decreto Ministeriale 4 giugno 2014 noto come “Direttiva Tecnica riguardante l’accertamento delle imperfezioni e infermità che sono causa di non idoneità al servizio militare ed i criteri per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare” e con quelle definite nelle “norme tecniche” allegate ai bandi di concorso, nonché, per alcune specialità delle forze armate, ad altre leggi speciali e il recente D.lgs n.172/2019.

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In base all’esito degli accertamenti psico-fisici, la Commissione esprime un giudizio con la dicitura: “idoneo” o “inidoneo” seguito dall’indicazione della diagnosi riscontrata e della relativa norma o Direttiva Tecnica, ovvero dal coefficiente somato-funzionale. La mancanza di uno di questi requisiti può dar luogo a ricorso amministrativo per vizi di motivazione.

Inidonei, inoltre, sono tutti i concorrenti che presentino tatuaggi ed altre alterazioni permanenti volontarie dell’aspetto fisico sulla testa, sul collo (fino alla circonferenza

delimitata, anteriormente, dal centro dello sterno e, posteriormente, dall’apofisi spinosa della 7^ vertebra cervicale cd “prominente”), sui due terzi distali delle braccia (al di sotto della circonferenza all’altezza dell’inserzione del deltoide sull’omero), sugli avambracci, sulle mani e sulle gambe (al di sotto della rotula, anteriormente, e della cavità poplitea, posteriormente; al di sopra dei malleoli).

Tuttavia, anche se localizzati nelle aree del corpo consentite, quando per dimensioni, contenuto o natura i tatuaggi siano deturpanti o contrari al decoro dell’uniforme o di discredito alle istituzioni il candidato è dichiarato ugualmente inidoneo.

Dunque, alla fine del test andrà redatto un verbale in cui dovranno essere inserite, come già accennato, delle indicazioni ben precise. In linea di massima sarà così redatto: “CONSIDERATO CHE IL CONCORRENTE

− presenta un tatuaggio:

  • in area del corpo non consentita, ossia (breve descrizione del tatuaggio) in (dove localizzato);
  • deturpante o contrario al decoro dell’uniforme o di discredito alle istituzioni per dimensioni, contenuto o natura (breve descrizione di quanto accertato),

GIUDICA LO STESSO:

− INIDONEO”.

A questo punto, chiarito come e dove i tatuaggi possono tenersi, per meglio illustrare ciò che s’è detto, nella foto in fondo all’articolo riportiamo una rappresentazione delle aree nelle quali è richiesta l’assenza (in rosso) dei tatuaggi e di quelle nelle quali ne è consentita la presenza (in verde) dei tatuaggi e delle altre alterazioni permanenti volontarie dell’aspetto fisico.

In rosso le zone dove non puoi avere tatuaggi. Attenzione ai disegni osceni…
In rosso le zone dove non puoi avere tatuaggi. Attenzione ai disegni osceni…