A Napoli la prima italiana dell’opera di Marina Abramovic
Al teatro partenopeo dal 13 al 15 maggio andrà in scena “7 Deaths of Maria Callas“, opera nata dall’idea di Marina Abramovic, performer settantacinquenne di origini serbe, a cui la Royal Academy di Londra dedicherà una ‘personale’ nel 2023 (prima artista donna da duecentocinquanta anni) .
Lo spettacolo, che sarebbe dovuto andare in scena a Napoli nel dicembre del 2020, ma è stato posticipato a causa del Covid, si compone di contributi video e performance dal vivo e porta in scena i finali di 7 opere liriche di cui Maria Callas fu straordinaria protagonista: Carmen, Tosca, Otello, Lucia di Lammermoor, Norma, Madama Butterfly e La Traviata.
A vestire i panni del soprano (per la quale fu coniata l’espressione “soprano drammatico d’agilità“) sarà la stessa Abramovic e i personaggi, che aveva interpretato con maestria tale da valerle l’appellativo di “La Divina“, avranno le voci di sette cantanti della scena nazionale e internazionale: Annalisa Stroppa, Valeria Sepe, Nino Machaidze, Jessica Pratt, Roberta Mantegna, Kristine Opolais e Selene Zanetti. La direzione è affidata Yoel Gamzou.
Coprotagonista dei video è Willem Dafoe, attore statunitense pluricandidato all’Oscar, noto al pubblico per film quali Platoon, Spiderman e Van Gogh-sulla soglia dell’eternità, per il quale ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2018 e il premio come miglior attore al Satellite Award del 2019.
Il progetto è coprodotto da: Bayernische Staatsoper, Teatro di San Carlo, Deutsche Oper Berlin, Greek National Opera Athens, Liceu de Barcelona, Opéra National de Paris.