La Reggia di Caserta ha ricevuto le Tre Stelle della Guida Verde Michelin.
Philippe Orain, direttore delle Guide Verdi Michelin, ha consegnato l’importante riconoscimento per l’Istituto del Ministero della Cultura, bene Unesco dal 1997, nelle mani del direttore Tiziana Maffei nel corso di una cerimonia tenutasi nella Sala degli Incontri d’arte.
La Reggia di Caserta, il capolavoro dell’architetto Luigi Vanvitelli, di cui quest’anno ci celebrano i 250 anni dalla morte, è stata proclamata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997 insieme all’Acquedotto Carolino e al Belvedere di San Leucio.
Questo autorevole encomio è il coronamento di quattro anni di lavoro che il direttore Maffei ha focalizzato sulla valorizzazione del Complesso Vanvitelliano. L’architetto marchigiano nei primi mesi del suo insediamento era vista con un po’ di scetticismo dai casertani, tuttavia con i fatti ha dimostrato che il duro impegno e la tenacia danno sempre buoni frutti. In verità, dopo l’innovativa direzione di Mauro Felicori, che tre anni prima aveva iniziato una grande opera di rinnovamento nella gestione di questo complesso museale, l’obiettivo non era scontato da raggiungere.
“Questo prestigioso riconoscimento – ha dichiarato Tiziana Maffei – gratifica tutti noi per il lavoro profuso, ma soprattutto è una tappa del percorso che stiamo portando avanti dam quattro anni, quindi ritengo che questo premio sia dedicato a tutte le persone che in questi anni si sono dedicate con grande abnegazione e professionalità a questo progetto. E’ soprattutto grazie a loro che la Reggia riesce a gestire il grande flusso di visitatori che ogni giorno siamo tenuti ad affrontare, seppur contingentato. Oggi abbiamo avuto quattromila presenze ma in alcuni giorni sono state anche dodicimila. Questo vuol dire che tutto il personale di vigilanza e di accoglienza è molto impegnato, nonostante tutte le difficoltà.”
Il Palazzo Reale comprende 1.200 stanze con 1.742 finestre (245 delle quali si aprono nella facciata) su pianta rettangolare, copre un’area di 44.000mq e si alza per 42m lungo un fronte di 250m. 34 scale e 1026 camini.
“Portare avanti questa macchina organizzativa così complessa – ha aggiunto la Maffei, visibilmente commossa – significa affrontare grandi difficoltà, non solo logistiche ma anche amministrative. Con un lavoro comune si è cercato di trovare il giusto equilibrio tra esigenze di fruizione, accoglienza e valorizzazione e necessità di tutela e salvaguardia. E’ una sfida ardua, ancora tutta da affrontare, ma l’impegno di tutti noi è massimo. La Reggia di Caserta è un luogo di sviluppo territoriale, anche in chiave economia.”
Tiziana Maffei
Tiziana Maffei è architetto del patrimonio. Direttore della Reggia di Caserta dal 1 luglio 2019. Presidente di ICOM Italia nel triennio 2016-2019, attuale vicepresidente. Componente del Consiglio di amministrazione dell’università Alma Mater di Bologna. Docente di materie inerenti museologia , museografia, comunicazione del patrimonio culturali, reti e sistemi museale.
Esperta di sicurezza museale. Componente di numerose commissioni nazionali e internazionali inerenti l’accessibilità culturale, le professioni museali, la sicurezza del patrimonio. Ha svolto attività di libera professionista nel settore del patrimonio culturale relazionando le sue passioni e interessi per il restauro dei beni culturali, il paesaggio, i musei in un approccio sostenibile dell’azione umana.
A maggio 2022 Tiziana Maffei è stata confermata dal Mic alla direzione della Reggia di Caserta. Guiderà il Museo per altri quattro anni.
La Guida Verde Michelin
Michelin ogni anno pubblica due guide: la Guida Rossa, che si occupa di ristorazione, e la Guida Verde, che si occupa di turismo. Nel corso degli anni è diventata un punto di riferimento internazionale nel mercato delle guide turistiche.
Pubblicata per la prima volta nel 1926, ad oggi vende 1,8 milioni di copie all’anno. È una guida turistica a tutti gli effetti e, esattamente come nella Guida Rossa, anche le attrazioni sono valutate secondo un sistema da una a tre stelle, adottando criteri e metodologie valutative simili a quelle adottate per ristoranti e alberghi.
Prodotte e commercializzate in otto lingue (francese, italiano, inglese, spagnolo, tedesco, polacco, olandese e ceco), oggi le Guide Verdi vantano un catalogo di oltre 200 titoli suddivisi in 4 collane, aggiornati ogni due anni grazie a periodiche visite sul campo.