Caserta – Gli agenti della Polizia municipale e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire nella serata di mercoledì per prendere atto dell’ennesimo atto vandalico avvenuto nella villetta comunale di Parco degli Aranci (ex zona 167), quartiere residenziale alla periferia di Caserta.
La villa comunale “S.Maria delle Beatitudini” era stata aperta diversi anni fa per donare ai residenti uno spazio per far giocare i bimbi e concedersi qualche minuto di relax. Le cose sono andate purtroppo molto diversamente da quanto ci si aspettava, fino alla decisione del Comune, presa qualche mese fa, di chiudere lo spazio verde al pubblico in modo da evitare, dopo i vani tentativi di messa in sicurezza, ulteriori danni alle strutture e problemi di natura “sociale”, quali episodi di spaccio e disturbo della quiete pubblica.
Anche questa decisione non è servita perché abitualmente la villa viene occupata, soprattutto di sera, da gruppi di giovani che in diverse occasioni hanno mostrato di non avere alcun rispetto per le strutture messe a disposizione degli altri cittadini. Così, dopo la rottura di panchine e lampioni e le scritte sui muri, ieri si è verificato l’ennesimo atto vandalico. Un gruppo di persone ha deciso di sradicare parte di uno dei due pesanti cancelli di accesso, lasciando la struttura così come si vede in foto: la parte mancante è stata portata via dai vigili del fuoco e dalla polizia municipale, che ha posto poi dei nastri all’ingresso.
L’episodio è stato segnalato sul gruppo Facebook “Ciò che vedo in città Caserta” dalla presidente del “Comitato di quartiere zona Parco degli Aranci” Lucia Sisolfi. Sono stati proprio i residenti, data la situazione di pericolo, a richiedere l’intervento di pompieri e vigili urbani.
Ora, così come in passato, ci si chiede come fare per migliorare la situazione. Una delle soluzioni potrebbe essere un intervento “dal basso”, realizzabile grazie al contributo di un folto gruppo di residenti (al momento poche persone sembrano essere disponibili) che si possa prendere cura della villa prendendo ad esempio ciò che è avvenuto a villa Giaquinto, lo spazio verde tra via Galilei e via San Carlo restituito alla città dopo anni di degrado.