Spazzate via rare specie endemiche di grande pregio naturalistico come il “giglio di mare” e la “calystegia soldanella”. A rischio anche i nidi della specie protetta “Caretta Caretta”
Nello scorso mese di maggio, c’è stato un nuovo attacco alla biodiversità dunale del Litorale Domizio da parte dei “soliti ignoti” che hanno spianato completamente le dune nella zona demaniale Riserva naturale Biodinamica di Castel Volturno nell’area prospiciente la Torre Patria, antica torre saracena, che confina a occidente con il parco Flavio Gioia e a oriente con il parco Seit, al km 43 della via Domitiana.
L’operazione è stata denunciata al WWF Italia, che ha avviato un’azione legale contro i responsabili.
Quest’area era una delle poche del Litorale Domitio dove le dune marine si presentavano in tutta la loro bellezza.
Le dune di Castel Volturno sono un importante ecosistema costiero che svolge un ruolo vitale nella protezione della costa dall’erosione e dalla tempesta. Le dune sono formate da sabbia e vegetazione che si sono accumulate nel tempo e forniscono un ambiente naturale per una varietà di piante e animali.
Il WWF Italia ha dichiarato che continuerà a seguire con attenzione le vicende legate alla salvaguardia delle dune di Castel Volturno e che chiede rigore nell’individuazione dei responsabili. L’associazione ha inoltre annunciato che continuerà a lavorare per la riqualificazione dell’area e per la creazione di nuove attività economiche sostenibili.
Le dune di Castel Volturno sono un importante patrimonio naturale che deve essere protetto. Esse ospitano inoltre una varietà di piante e animali che svolgono un ruolo importante nell’ecosistema costiero. Il loro sbancamento è un atto criminoso che ha causato danni significativi all’ecosistema costiero. Il WWF Italia chiede alle autorità di intervenire con fermezza per individuare i responsabili e per ripristinare l’area.
Grazie a questo grave episodio, sono state spazzate via rare specie endemiche di grande pregio naturalistico come il “giglio di mare” e la “calystegia soldanella”. L’episodio assume particolare gravità se consideriamo che in prossimità della zona, da alcuni anni la specie protetta “Caretta Caretta” ha ripreso a nidificare ed è sottoposta a monitoraggio da parte della stazione zoologica Anton Dohrn.
La Guardia Costiera sta indagando sull’accaduto e ha sequestrato l’area interessata. Il WWF Italia ha presentato un esposto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere e chiede che i responsabili vengano individuati e puniti.
L’associazione ambientalista ricorda che le dune sono un patrimonio naturale prezioso e che la loro tutela è fondamentale per la difesa del territorio e delle persone che lo abitano.
Il WWF Italia invita tutti a denunciare qualsiasi atto di vandalismo o sfruttamento illegale delle dune.